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Improvvisare.

All’improvviso.

Senza preavviso.

Adesso.

E adesso?

 

Descritta così, è una situazione disperata.

Gettati nella mischia senza appello, senza un ombrello, senza sapere cosa fare, né perché.

Un bel problema.

 

Ma l’improvvisazione non si improvvisa.

Pensare che sia una cosa che “come va, va” non è la strada che possa portare a un qualche felice epilogo.

 

Se il lavoro di preparazione del personaggio è stato ben eseguito, molte cose possono venire in aiuto, ma non è detto che tutti gli elementi si svolgano ordinatamente e secondo i vostri piani.

Possono intervenire imprevisti (una sedia che cade), istanti di inarrestabile creatività di un collega in scena con voi, amnesie (anche vostre), rumori inattesi, oppure per un magico istante voi SIETE il vostro personaggio, e le vostre gambe si muovono da sole, i vostri gesti non sono quelli previsti e programmati ma sono quelli che avete sempre sognato, e dopo aver preso la rincorsa vi state per inchiodare sul bordo del trampolino un istante prima di spiccare il volo verso la creazione, verso quella cosa che state covando da mesi senza esservene accorti.

E non c'è più né il prima né il dopo, c'è solo la paura sull'orlo di quello che ora è un abisso di tragica inazione.

 

Forse perché manca la risposta ad alcune domande:

 

- Cosa vuoi da lui (o da me)?

- E perché?

- E se non lo ottieni che cosa succede?

 

Dove sei, perché, in quale situazione ti trovi: questi elementi possono essere la spinta verso la creazione o la zavorra che ti trascina a fondo nonostante tutto, e la paura può vincerla su qualsiasi buona intenzione a discapito della qualità del proprio lavoro e -cosa fondamentale- del piacere di farlo.

 

Abbiamo però una concreta serie di possibilità che ci sono date dal Metodo Strasberg e dalle impostazioni di Stanislavskij: l’esplorazione delle relazioni che legano fra loro i personaggi, il sondare con cura la propria identità di personaggio, la ricerca delle motivazioni più essenziali dei propri comportamenti -in altre parole la drammaturgia del personaggio- saranno gli argomenti di questi due giorni di lavoro.

 

Le applicazioni di questa ricerca non si limitano però ad un uso teatrale: anche nell’ ambito del quotidiano, la consapevolezza di sé è un elemento fondamentale per acquisire sicurezza nelle relazioni con gli altri, per avere un’adeguata percezione e valutazione di quello che sta accadendo -e delle sue conseguenze- nel momento stesso in cui accade, insomma per una positiva interazione in tempo reale.

 

 

Programma

1. Sintetica illustrazione del Metodo Strasberg e degli elementi costitutivi la situazione di conflitto elementare
2. Il modello attanziale di Greimas
3. Conflitti e obiettivi
4. Microsituazioni di conflitto: prime improvvisazioni
5. Costruzione di situazioni a concatenamento casuale
6. Esercizi di stile
7. Improvvisazioni a coppie e in gruppo in "circostanze date" secondo il Sistema Stanislavskij
8. Immagine interna e memoria emotiva
9. Il rapporto con gli oggetti

 

Durata: 4 incontri di 4 ore ciascuno

        (sabato  e domenica 9/13 e 14,30/18,30)

Dove: Pontelagoscuro (Ferrara), via Padova 238  

coordinate terrestri 44.884052,11.608869

 

Costi

    • Trattamento da signori

    (workshop + 2 notti in ostello + 3 pasti in trattoria): 230 euro

    • Trattamento zero

(pagate solo il workshop e pascolate liberamente): 100 euro

Per iscriversi: 50 euro di anticipo entro il 28 novembre.


Info :  347 - 777 94 16 /  0532 - 77 13 52        info@fabriziobonora.net